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Cosa sono gli Antibiotici e Come Funzionano

Definizione e meccanismo d'azione degli antibiotici

Gli antibiotici sono farmaci specificamente progettati per combattere le infezioni batteriche. Questi medicinali agiscono attraverso diversi meccanismi per eliminare i batteri patogeni o impedire la loro crescita e moltiplicazione nell'organismo. Il loro meccanismo d'azione può essere battericida, uccidendo direttamente i batteri, o batteriostatico, bloccando la loro capacità di riprodursi e permettendo al sistema immunitario di eliminarli naturalmente.

Differenza tra batteri e virus: quando usare gli antibiotici

È fondamentale comprendere che gli antibiotici sono efficaci esclusivamente contro le infezioni batteriche e non hanno alcun effetto sui virus. Le infezioni virali, come influenza, raffreddore comune o COVID-19, non possono essere trattate con antibiotici. L'uso inappropriato di questi farmaci contro infezioni virali non solo è inutile, ma può contribuire allo sviluppo di resistenze batteriche, un problema di salute pubblica sempre più grave a livello mondiale.

Classificazione degli antibiotici per meccanismo d'azione

Gli antibiotici possono essere classificati in base al loro meccanismo d'azione specifico:

  • Inibitori della sintesi della parete cellulare batterica (come penicilline e cefalosporine)
  • Inibitori della sintesi proteica (come macrolidi, aminoglicosidi e tetracicline)
  • Inibitori della replicazione del DNA (come fluorochinoloni)
  • Inibitori del metabolismo batterico (come sulfamidici)
  • Danneggiatori della membrana cellulare (come polimixine)

Importanza della prescrizione medica e dell'uso corretto

In Italia, gli antibiotici sono farmaci soggetti a prescrizione medica obbligatoria. È essenziale seguire scrupolosamente le indicazioni del medico riguardo al dosaggio, alla frequenza di assunzione e alla durata del trattamento. L'interruzione prematura della terapia o l'uso inappropriato può favorire lo sviluppo di resistenze batteriche e compromettere l'efficacia futura del farmaco.

Principali Tipologie di Antibiotici Disponibili in Italia

Penicilline: caratteristiche e utilizzi principali

Le penicilline rappresentano una delle classi di antibiotici più importanti e storicamente significative. Questi farmaci agiscono inibendo la sintesi della parete cellulare batterica, risultando particolarmente efficaci contro batteri Gram-positivi. Le penicilline sono comunemente prescritte per il trattamento di infezioni delle vie respiratorie, infezioni della pelle e dei tessuti molli, e alcune infezioni del tratto urinario. Tra le penicilline più utilizzate in Italia troviamo l'amoxicillina, spesso combinata con acido clavulanico per ampliare lo spettro d'azione.

Cefalosporine: generazioni e applicazioni cliniche

Le cefalosporine sono suddivise in diverse generazioni, ognuna con caratteristiche specifiche e spettro d'azione distinto. Le cefalosporine di prima generazione sono efficaci principalmente contro batteri Gram-positivi, mentre quelle di seconda e terza generazione mostrano un'attività ampliata verso batteri Gram-negativi. Questi antibiotici sono frequentemente utilizzati nel trattamento di infezioni del tratto respiratorio, infezioni urinarie e in ambito chirurgico per la profilassi delle infezioni post-operatorie.

Macrolidi: quando vengono prescritti

I macrolidi, tra cui l'azitromicina e la claritromicina, sono antibiotici che inibiscono la sintesi proteica batterica. Sono particolarmente utili nel trattamento di infezioni delle vie respiratorie, comprese le polmoniti atipiche, e rappresentano un'alternativa valida per pazienti allergici alle penicilline. I macrolidi sono anche efficaci contro alcuni batteri intracellulari e vengono spesso prescritti per infezioni della pelle e dei tessuti molli.

Fluorochinoloni: indicazioni specifiche

I fluorochinoloni, come la ciprofloxacina e la levofloxacina, sono antibiotici ad ampio spettro che agiscono inibendo la replicazione del DNA batterico. Questi farmaci sono particolarmente efficaci nel trattamento di infezioni del tratto urinario complicate, infezioni gastrointestinali e alcune infezioni respiratorie. Tuttavia, il loro uso è riservato a situazioni specifiche a causa del potenziale rischio di effetti collaterali e dello sviluppo di resistenze batteriche.

Antibiotici più Comuni nel Mercato Italiano

Amoxicillina e Amoxicillina/Acido Clavulanico

L'amoxicillina rappresenta uno degli antibiotici più prescritti in Italia per il trattamento di infezioni batteriche comuni. Appartenente alla famiglia delle penicilline, è efficace contro molti batteri gram-positivi e alcuni gram-negativi. La formulazione con acido clavulanico (Augmentin) amplia lo spettro d'azione, contrastando i batteri produttori di beta-lattamasi. Il dosaggio varia da 250mg a 1g ogni 8-12 ore a seconda della gravità dell'infezione. È particolarmente indicata per infezioni respiratorie, urinarie e cutanee. La durata del trattamento è generalmente di 5-10 giorni secondo prescrizione medica.

Azitromicina

L'azitromicina è un macrolide molto utilizzato nel sistema sanitario italiano per la sua comodità di somministrazione. Si caratterizza per un ciclo terapeutico breve, spesso di soli 3-5 giorni, grazie alla sua lunga emivita. È particolarmente efficace contro batteri atipici come Chlamydia, Mycoplasma e Legionella. Le indicazioni principali includono infezioni respiratorie, sinusiti, otiti e alcune infezioni a trasmissione sessuale. Il dosaggio standard è di 500mg il primo giorno, seguito da 250mg per i successivi 4 giorni, sempre sotto controllo medico.

Ciprofloxacina

La ciprofloxacina appartiene alla classe dei fluorochinoloni ed è ampiamente prescritta in Italia per infezioni batteriche complesse. È particolarmente efficace contro batteri gram-negativi e trova applicazione nelle infezioni urinarie, gastrointestinali e respiratorie. Richiede particolare attenzione in pazienti anziani e giovani per possibili effetti collaterali a livello tendineo. È controindicata in gravidanza e allattamento. Il dosaggio varia da 250mg a 750mg ogni 12 ore secondo la gravità dell'infezione e sempre dietro prescrizione medica specialistica.

Claritromicina

La claritromicina è un macrolide di seconda generazione frequentemente prescritto nei centri medici italiani. Viene utilizzata principalmente per infezioni respiratorie, incluse bronchiti e polmoniti atipiche, e fa parte dei protocolli per l'eradicazione dell'Helicobacter pylori. È ben tollerata dalla maggior parte dei pazienti e presenta una buona biodisponibilità orale. Il dosaggio standard è di 250-500mg ogni 12 ore per 7-14 giorni, sempre secondo indicazione medica specialistica.

Altri Antibiotici Comuni

Nel panorama farmaceutico italiano sono disponibili altri antibiotici di uso frequente. La Cefixima, cefalosporina di terza generazione, è indicata per infezioni respiratorie e urinarie con dosaggio di 400mg al giorno. La Levofloxacina, fluorochinolone, viene prescritta per infezioni respiratorie complesse e urinarie. La Doxiciclina, tetraciclina, è utilizzata per infezioni atipiche, acne e alcune malattie a trasmissione sessuale. Tutti questi farmaci richiedono prescrizione medica e devono essere assunti seguendo scrupolosamente le indicazioni dello specialista per evitare resistenze batteriche.

Indicazioni Terapeutiche e Utilizzi Specifici

Infezioni Respiratorie

Le infezioni respiratorie rappresentano una delle principali indicazioni per la terapia antibiotica in Italia. I protocolli terapeutici nazionali prevedono l'uso di antibiotici specifici per:

  • Bronchiti batteriche acute: trattate principalmente con amoxicillina o macrolidi
  • Polmoniti acquisite in comunità: richiedono spesso amoxicillina/acido clavulanico o fluorochinoloni
  • Sinusiti batteriche: trattate con amoxicillina, claritromicina o cefixima
  • Faringotonsilliti streptococciche: penicillina o amoxicillina come prima scelta

La scelta dell'antibiotico dipende dalla gravità dell'infezione, dall'età del paziente e dalle eventuali comorbidità presenti, sempre sotto controllo medico specialistico.

Infezioni Urinarie

Le infezioni del tratto urinario sono molto comuni nella popolazione italiana e richiedono un approccio terapeutico mirato. Le cistiti acute non complicate vengono trattate con fluorochinoloni come ciprofloxacina o levofloxacina per 3-5 giorni. Le pielonefriti richiedono terapie più prolungate, spesso 10-14 giorni, con antibiotici ad ampio spettro. Nelle donne in gravidanza si preferisce l'uso di amoxicillina o cefixima. È fondamentale completare sempre il ciclo terapeutico prescritto per evitare recidive e sviluppo di resistenze batteriche.

Infezioni Cutanee e dei Tessuti Molli

Le infezioni della pelle e dei tessuti molli richiedono antibiotici efficaci contro i patogeni più comuni come Staphylococcus e Streptococcus. L'amoxicillina/acido clavulanico rappresenta spesso la prima scelta per la sua efficacia contro i batteri produttori di beta-lattamasi. Nelle forme più gravi o in caso di allergia alle penicilline, si utilizzano macrolidi come claritromicina o azitromicina. La durata del trattamento varia da 7 a 10 giorni secondo l'estensione e la gravità dell'infezione, sempre dietro valutazione medica specialistica.

Infezioni Gastrointestinali Batteriche

Le infezioni gastrointestinali batteriche necessitano di un approccio terapeutico specifico basato sull'agente patogeno identificato. La ciprofloxacina è spesso utilizzata per infezioni da Salmonella o Shigella, mentre l'azitromicina è preferita per Campylobacter. Nelle infezioni da Clostridium difficile si utilizza metronidazolo o vancomicina orale. È importante associare sempre una corretta reidratazione e seguire scrupolosamente le indicazioni mediche per durata e dosaggio del trattamento antibiotico prescritto.

Resistenza Antibiotica e Uso Responsabile

Cos'è la resistenza antibiotica e perché si sviluppa

La resistenza antibiotica si verifica quando i batteri sviluppano la capacità di sopravvivere agli antibiotici che precedentemente li eliminavano efficacemente. Questo fenomeno naturale si accelera attraverso l'uso improprio e eccessivo degli antibiotici, permettendo ai batteri resistenti di moltiplicarsi. La selezione naturale favorisce i ceppi batterici che possiedono meccanismi di difesa contro i farmaci, rendendo progressivamente meno efficaci i trattamenti standard e creando una seria minaccia per la salute pubblica globale.

Conseguenze dell'uso improprio degli antibiotici

L'uso scorretto degli antibiotici comporta gravi conseguenze sia individuali che collettive. A livello personale, può causare inefficacia del trattamento, prolungamento delle infezioni e aumento del rischio di complicazioni. Su scala più ampia, contribuisce allo sviluppo di superbatteri resistenti che minacciano l'efficacia delle terapie future. Inoltre, l'abuso di antibiotici può alterare la flora batterica benefica dell'organismo, aumentando la suscettibilità a nuove infezioni e riducendo le difese naturali del corpo.

Linee guida per l'uso corretto: durata del trattamento e dosaggi

L'uso corretto degli antibiotici richiede il rispetto scrupoloso delle prescrizioni mediche. È fondamentale assumere il farmaco agli orari stabiliti, rispettando le dosi indicate senza mai modificarle autonomamente. La durata del trattamento deve essere quella prescritta dal medico, anche se i sintomi migliorano prima del termine. Non bisogna mai condividere antibiotici con altre persone o utilizzare farmaci rimasti da precedenti terapie. Solo il medico può valutare il tipo di infezione e prescrivere l'antibiotico più appropriato.

Importanza di completare il ciclo terapeutico prescritto

Completare l'intero ciclo antibiotico è cruciale per eliminare completamente i batteri patogeni e prevenire lo sviluppo di resistenze. Interrompere prematuramente la terapia, anche in presenza di miglioramenti sintomatici, può lasciare sopravvivere i batteri più resistenti, che potrebbero moltiplicarsi e causare ricadute più difficili da trattare. Questo comportamento responsabile protegge sia la propria salute che quella della comunità, preservando l'efficacia degli antibiotici per il futuro.

Effetti Collaterali e Precauzioni d'Uso

Effetti collaterali comuni: disturbi gastrointestinali e reazioni allergiche

Gli antibiotici possono causare diversi effetti collaterali, principalmente a carico del sistema gastrointestinale. I disturbi più frequenti includono nausea, vomito, diarrea e dolori addominali, dovuti all'alterazione della flora batterica intestinale. Le reazioni allergiche rappresentano un'altra categoria importante di effetti avversi, manifestandosi con eruzioni cutanee, prurito, orticaria o, nei casi più gravi, shock anafilattico. È importante informare sempre il medico di eventuali allergie note prima di iniziare una terapia antibiotica per evitare reazioni potenzialmente pericolose.

Interazioni farmacologiche importanti da conoscere

Gli antibiotici possono interagire con numerosi altri farmaci, modificandone l'efficacia o aumentando il rischio di effetti collaterali. Particolare attenzione va prestata all'associazione con anticoagulanti, contraccettivi orali e farmaci per il cuore. È fondamentale informare il medico e il farmacista di tutti i medicinali assunti, inclusi integratori e prodotti erboristici. Alcune interazioni possono richiedere aggiustamenti del dosaggio o monitoraggio clinico specifico per garantire la sicurezza del paziente durante il trattamento.

Precauzioni in gravidanza, allattamento e pediatria

L'uso di antibiotici in gravidanza richiede particolare cautela, poiché alcuni farmaci possono attraversare la placenta e influenzare lo sviluppo fetale. Durante l'allattamento, è importante considerare il passaggio del farmaco nel latte materno. In pediatria, i dosaggi devono essere accuratamente calcolati in base al peso corporeo e all'età del bambino. Le seguenti categorie richiedono attenzione speciale:

  • Donne in gravidanza o che pianificano una gravidanza
  • Madri che allattano al seno
  • Neonati e bambini sotto i 12 anni
  • Pazienti con insufficienza renale o epatica

Quando contattare immediatamente il medico

È necessario contattare urgentemente il medico in presenza di reazioni allergiche gravi come difficoltà respiratorie, gonfiore del viso o della gola, eruzioni cutanee estese. Altri segnali d'allarme includono diarrea persistente con sangue, febbre alta che non diminuisce, dolori addominali intensi o qualsiasi sintomo che peggiora significativamente durante il trattamento. Non esitare a richiedere assistenza medica immediata se si manifestano sintomi inusuali o preoccupanti.

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